L’Osteopatia è una disciplina della medicina alternativa che si avvale di un sistema di tecniche esclusivamente manuali (manipolazioni di articolazioni, organi, tessuti) mirate ad attivare le capacità di autoguarigione del corpo. Grazie a un approccio complementare a quello della medicina tradizionale, questi trattamenti osteopatici individuano le alterazioni dello stato di salute causate da condizioni di stress, traumi o patologie, con l’obiettivo di stimolare l’autoguarigione dell’organismo. I benefici dell’osteopatia sono davvero molti… in questo articolo abbiamo provato a riassumerli e a raccontare tutto quello che c’è da sapere su questa disciplina!
Come agisce l’osteopatia
Il principio su cui si basa l’osteopatia è l’idea che il corpo umano sia un’unità capace di autoregolarsi e guarirsi grazie alle parti di cui è composto, collegate tra loro da tessuto connettivo, che lavorano in sinergia per dare beneficio a tutto l’organismo.
Il trattamento osteopatico indaga la causa scatenante del disturbo di cui soffre il paziente e si propone di mettere in posizione corretta le varie parti del corpo come cranio, articolazioni o visceri, per consentire all’organismo di riacquistare il proprio funzionamento fisiologico. I benefici dell’osteopatia possono interessare perciò chi soffre di diverse patologie: dal mal di testa all’acidità di stomaco, dal mal di schiena agli attacchi di ansia, dai dolori muscolari e articolari ai dolori post-traumatici e molto altro ancora.
Tipi di trattamento
L’Osteopatia prevede una serie di tecniche di manipolazione volte a ripristinarne la funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico con il resto del corpo.
Tra le tecniche principali è possibile trovare:
– Manipolazione fasciale: lavora sul “tessuto connettivo” per ridare fluidità di movimento ed eliminare il dolore.
– Manipolazione funzionale: serve a mobilizzare i tessuti e induce uno stato di rilassamento.
– Manipolazione viscerale: mette in stretta correlazione la struttura degli organi interni e quella muscolo-scheletrica. Lo scopo è di dare la massima mobilità alle viscere, in quanto il malfunzionamento di queste può portare a disfunzioni e problemi nella struttura muscolare.
– Manipolazione del cranio: ripristina la delicata mobilità delle ossa craniche e agisce sul movimento respiratorio attraverso una leggera manipolazione del cranio e della colonna vertebrale.
Chi pratica l’Osteopatia?
I trattamenti di osteopatia sono effettuati dalla figura dell’osteopata, che inizia ad esercitare la sua professione dopo aver seguito un corso e ottenuto un diploma.
In Italia l’Osteopatia non è riconosciuta e fa dunque parte delle professioni non regolamentate. L’osteopata può quindi aprire un proprio ambulatorio, ma anche collaborare con altre figure sanitarie, e in particolare in vari campi specialistici della medicina convenzionale.
Che differenza c’è tra osteopata e fisioterapista?
Osteopata e fisioterapista sono entrambe figure volte al recupero delle condizioni ottimali di salute. Pur avendo molti punti in comune in realtà lavorano utilizzando approcci molto diversi:
Il fisioterapista aiuta il paziente a ripristinare la funzionalità del suo corpo in seguito a una lesione. L’osteopata, in caso di presenza di dolore che non è determinato da un trauma, ricerca la causa scatenante del problema.
L’osteopata lavora con la manipolazione, senza altri strumenti se non le proprie mani. Il fisioterapista, invece, oltre agli esercizi posturali può servirsi di quei macchinari adatti a migliorare il percorso di riabilitazione.
Il fisioterapista lavora spesso in equipe con altri medici e si affianca in genere a medici ortopedici, sportivi e dentisti per trovare il percorso migliore per la guarigione del paziente. L’osteopata lavora spesso da solo.
Per diventare fisioterapisti si deve frequentare la laurea triennale in fisioterapia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia. Per diventare osteopati, invece, si deve conseguire il Diploma in Osteopatia in uno dei centri di formazione privati.
Come viene effettuato un trattamento osteopatico?
La seduta osteopatica inizia con un colloquio in cui si indaga sullo stato di salute del paziente.
Durante la seduta si utilizzano solitamente test ortopedici e neurologici per comprendere quali sono le aree di maggiore interesse e le disfunzioni principali, che hanno portato il paziente ad avere il disturbo.
Un trattamento osteopatico dura circa 40-45 minuti e il numero di sedute necessarie varia in base alla gravità della problematica. Spesso sono sufficienti poche sedute per notare i primi miglioramenti.