Un tipo particolare di stress è lo stress al lavoro. Lo stress al lavoro ha sostanzialmente le stesse caratteristiche dello stress in generale, le cause della comparsa però sono strettamente legate all’ambiente di lavoro e le conseguenze potrebbero essere molto intense. Se lo stress al lavoro è in quantità minima però potrebbe divenire persino positivo perché avrebbe la funzione di motivator e dandoci la giusta grinta e ottenere degli ottimi risultati rispetto ai nostri colleghi, ma attenzione a non trasformare questo piccolo stress in un mostro vero e proprio! Nell’articolo precedente abbiamo affrontato anche la tematica “stress” in senso generale, spiegandone cause sintomi e conseguenze.
Che cos’è lo stress? Cause, sintomi e conseguenze
Come si manifesta lo stress al lavoro?
Malumore, agitazione, ansia da prestazione, nervosismo… sono solo alcune delle condizioni negative che lo stress da lavoro potrebbe portare al nostro corpo. Queste condizioni sono spesso legate a “pressioni” che subiamo: ritardi, scadenze, competizione e screzi tra colleghi, tensione con il capo. Lo stress da lavoro è stato riconosciuto come una vera e propria patologia definita per l’esattezza come stress da lavoro correlato. Esso si manifesta quando il carico delle richieste che puntualmente arrivano in ufficio non sono alla nostra portata, o meglio crediamo di non esserne all’altezza! Si iniziano a fare straordinari, il livello di concentrazione giornaliero viene prolungato, anche i giorni liberi diventano di lavoro, la quantità di caffè potrebbe aumentare sono tutte situazioni irregolari per la nostra quotidianità che ad un certo punto il nostro corpo potrebbe iniziare a risentirne.
Stress da lavoro correlato
Lo stress da lavoro correlato è lo stress inteso legato al carico di lavoro che provoca risposte negative sul nostro corpo di tipo fisico, mentale e anche sociale. Secondo un recente studio è emerso che in Europa almeno un lavoratore su quattro soffre di stress da lavoro correlato. Risulta che, nel 50% dei casi, le donne ne accusano maggiormente poiché devono conciliare in maniera più intensa vita professionale e vita familiare. Mediamente i lavoratori “stressati” sono nell’età compresa tra i 45 e i 55 anni, probabilmente perché per loro l’ambiente di lavoro è ormai un’abitudine e le situazioni più intense potrebbero minacciare di più l’organismo, o a volte semplicemente perché ci sono meno distrazioni e più responsabilità rispetto a un ragazzo alle prime armi.
La legge tutela un lavoratore “stressato”?
Assolutamente SI! In Italia, la legge riconosce lo stress da lavoro correlato come una vera e propria patologia di cui potrebbe soffrire ogni lavoratore e, se affetto da questa, potrebbe venire meno nelle sue prestazioni lavorative. Infatti secondo l’Accordo Europeo del 2004 sullo stress da lavoro correlato, questo può interessare ogni luogo di lavoro e tutte le tipologie di lavoratori in quanto potrebbe essere causato da differenti aspetti lavorativi legati all’organizzazione e/o all’ambiente stesso.
Secondo quanto riportato sul sito dell’INAIL:
«In Italia, il vigente quadro normativo, costituito dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i., obbliga i datori di lavoro a valutare e gestire il rischio stress lavoro-correlato al pari di tutti gli altri rischi, in recepimento dei contenuti dell’Accordo europeo. A tal proposito nel novembre del 2010 la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro ha elaborato le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio stress lavoro-correlato individuando un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell’obbligo»
Consigli utili
Il lavoratore “stressato” potrebbe accusare le tensioni anche a livello fisico, iniziando a sentire dolore sparso in tutto il corpo soprattutto al livello muscolare. In molti casi questi dolori sono maggiori perché collegati alla postura che assumiamo durante il corso della giornata, quindi se passiamo 8 ore, che spesso potrebbero diventarne anche 10, seduti ad una scrivania sicuramente la nostra schiena non ci ringrazierà! Un massaggio decontratturante mira a riportare il tono muscolare ad un livello normale, riattivare i centri nervosi e stimolare la circolazione, in poche parole ha lo scopo di riequilibrare i nostri muscoli che sono ormai irrigiditi a causa della postura e della mancanza di relax.
Molti a questo punto si chiederanno: “Ma se sono in periodo di stress a causa del lavoro e non ho tempo da dedicare a me stesso come faccio a concedermi un massaggio?”. Niente panico, c’è sempre una soluzione per un massaggio! Lo sapevi che è possibile ottenere un massaggio rimanendo in ufficio? Magari anche durante la pausa pranzo?
– Massoterapisti certificati: tutti trattamenti sono svolti da operatori selezionati individualmente e assicurati.
– Riducono le tensioni muscolari: sciolgono le contratture donando relax ed energia a chi riceve il trattamento.
– Si ricevono da vestiti: non occorre cambiarsi ne spogliarsi per ricevere il massaggio.
– Prenotazione semplice: grazie al calendario web fornito sul sito ShapeMe e potrai effettuare la prenotazione comodamente dal tuo computer.